29 febbraio 2020

/ / Pensieri sparsi

Che dire in questo ultimo sabato di febbraio di un anno bisestile che sembra essere iniziato all’insegna della follia collettiva?

Che ringrazio me stessa per essere venuta a vivere in un posto dove al mattino, quando è davvero molto affollato, incontri vicini di casa che tirano giù alberi secchi per farne legna da stufa o da camino, nel rispetto di un equilibrio che solo loro conoscono; e tu cerchi di capirne le regole facendoti spiegare come mai la legna da ardere va tagliata con la luna nuova, mentre quella da costruzione con la luna vecchia. E resti incantata di fronte a simili racconti che sanno di antico e di saggezza ormai perduta. E alcuni ti parlano in piemontese stretto che tu provi a decodificare capendo 3 parole su 5… anche se il senso del discorso è sempre chiaro perché accompagnato da gesti eloquenti.

 

E intanto Luna, noncurante dei dialetti o delle lingue diverse, si fa accarezzare da tutti, perché il suo istinto non sbaglia mai e sa riconoscere al volo le persone che le piacciono. E qui le piacciono quasi tutti…

Allora ti senti davvero una privilegiata a vivere in un luogo in cui le regole della Natura sono comunque ancora semplici e chiare e il senso della Comunità e dell’aiuto reciproco senza secondi fini esiste davvero.

Qui il Coronavirus sembra non esistere non perché lo si voglia negare, ma perché la vita va avanti a contatto con la natura, secondo ritmi e frequentazioni che non spaventano tanto quanto in una città, grande o piccola che sia.

Arriverà, perché stando alle statistiche nessuno potrà sfuggirgli, ma io intanto respiro aria fresca, mi godo lo spettacolo delle primule, dei Crocus, delle violette e delle lucertole che, nonostante siamo a febbraio, sono già tutte in movimento. Mi preoccuperò, forse, quando sarà il momento. Onestamente, l’unica cosa che temo davvero è di non riuscire a godermi più tutto questo per via di paure che si annidino nella mia mente. La mia “testa matta”, come la chiama qualcuno… che mi fa passare da momenti di gioia incontenibile a momenti di tristezza assoluta. Per questo scrivo e fotografo: per avere segni tangibili di tanta bellezza e grazia da rileggere e riguardare quando sono triste. Oggi sorrido, domani chissà… Oggi scrivo, domani forse rileggerò.

Buon 29 febbraio a tutti 😊