Dialoghiamo con Roberta Ricci, amica carissima, Medico veterinario esperto in comportamento del cane e del gatto e in interventi assistiti con gli animali, consulente di relazione uomo animale nel progetto “animesimmetriche”, cofondatrice del progetto educativo ‘La Soffitta di Bastiano’ nonché autrice di ‘Anime simmetriche’, un libro meraviglioso a due voci – la sua e quella del suo cane Forrest – nei loro 17 anni di vita insieme.
Roberta, non voglio rovinare la sorpresa e anticipare nulla su di te, quindi passo subito alle domande.
- Ci racconti brevemente chi sei e cosa fai?
Volentieri ci provo… Sono una persona curiosa, alla ricerca costante di un equilibrio e di un’armonia di vita. Amo stare con i miei cari, vivere e godere di cose semplici, ma allo stesso tempo adoro fare nuove esperienze, viaggiare, studiare… Sono piuttosto idealista, con una gran voglia di fare, e tra i talenti che maggiormente cerco di coltivare c’è la capacità di ascolto e di meraviglia verso ciò che la vita ci porta. Sono profondamente grata alla natura e convinta della ricchezza insita nella relazione con l’altro e per questo mi occupo quotidianamente di ciò che più amo: la relazione, con le persone e gli animali, e la crescita attraverso di essa.
- Quando è nata la tua passione per gli animali?
La natura e gli animali mi chiamano da sempre. Una voce forte sin da bambina, che negli anni dell’adolescenza è diventata sempre più potente, complice sicuramente i cani di casa, i boschi attorno a noi e la possibilità di aiutare i miei nonni nel prendermi cura di galline, conigli, e qui e là altri animali. Esperienze che mi hanno sempre donato sensazioni di quiete e benessere e mi hanno permesso di sviluppare accanto agli animali una sensibilità particolare.
- Tu sei madre di 3 figli e lavori ogni giorno con i bambini, puoi dirci cosa secondo te accomuna animali (cani in particolare) e bambini?
Potrei dare più risposte a questa domanda, perché si tratta di una relazione davvero ricca e sviluppata su più livelli, che per essere raccontata avrebbe bisogno di qualche ora almeno.
Bambini e animali sono anzitutto corpo e quindi movimento. In questo la riconoscibilità reciproca è immediata e grande. Ma le valenze di questo scambio vanno oltre… Su di un piano animico-emozionale animali e i bambini nei primi anni di vita sono profondamente connessi con la vita che li circonda, si avvertono parte di un tutto e vivono ogni esperienza nel coinvolgimento più totale, senza filtri né ingessature, completamente immersi nel presente, nel gesto, nelle sensazioni percepite. Queste caratteristiche, nella crescita, vanno via via trasformandosi, in un processo di individualizzazione che permette al bambino cresciuto di percepirsi come un io e di vedere nell’altro “animale” un compagno portatore di diversità. Potrà essere un amico di gioco, un compagno di avventure, un portatore di bellezza o di strategie curiose oppure ancora qualcuno di cui prendersi cura o da cui ricevere conforto. Parliamo quindi di una dimensione affettiva che è ricca di sfumature, connotata da elementi rassicuranti e non giudicanti, capaci di arricchire il bambino di esperienze davvero significative per il suo sviluppo.
- In che modo gli animali posso indicarci la via da seguire in questo mondo caotico ed eccessivamente tecnologico?
Parlavo poco fa del momento in cui il bambino piccolo, come l’animale, si sente parte del tutto e come questa percezione si trasformi man mano che il bambino, crescendo, riconosce la propria individualità. L’essere individui unici nel mondo porta con sé il carico della solitudine, ma anche la grande potenzialità della relazione con l’altro in un dialogo arricchente. Ed è come se, nel crescere come individui, prendessimo inizialmente le distanze dalla natura e dall’armonia del tutto, ma ci sia dato modo di recuperare da adulti percorrendo la strada della relazione e della consapevolezza. L’animale, in questo percorso di crescita interiore, ci tende costantemente la zampa aiutandoci, da un lato, a riscoprire il benessere che una passeggiata nel verde o una coccola accogliente possono regalare quotidianamente ad ognuno di noi… così possiamo ritrovare energia e presenza nella nostra vita, troppo spesso chiassosa e dispersiva. Di nuovo, però, non è tutto qui poiché accogliendo un animale nelle nostre vite, ci diamo la chance di conoscerci meglio: il nostro cane e il nostro gatto sapranno mettere in luce con il loro comportamento, e talvolta anche la loro malattia, aspetti della nostra anima che è giunta l’ora di conoscere. Ecco le anime simmetriche di cui parlo: in questo meccanismo di rispecchiamento delicato e perfetto ci permettono dunque di crescere, prendendo contatto con la nostra parte più autentica per guidarci verso la versione migliore di noi stessi.
- Cosa dovremmo riscoprire della vita in natura?
Ho imparato che per ciascuno il contatto con la natura offre valenze diverse. Per me immergermi nella natura è prima di tutto riscoprire la gioia nascosta nei particolari, la bellezza che è capace di entrarti dentro e riscaldarti l’anima e al contempo la percezione di un disegno perfetto, che alimenta la fiducia in un senso che va oltre la materialità terrena. E tornare a sentirsi parte di questo grande disegno permette di sentire come, tanto più ci metteremo in gioco (nella relazione con l’animale quanto nella vita) con pazienza, umiltà e amore, tutto andrà per il meglio.
- La scuola che hai contribuito a fondare 7 anni fa cosa si propone nello specifico per i bambini?
La Soffitta di Bastiano è un progetto educativo nato nella campagna faentina, come alternativa alla scuola pubblica e a percorsi istituzionali, animati dalla profonda convinzione che al bambino serva fare esperienza della vita a partire dal corpo, dove crescere in relazione con l’altro e poter trovare nutrimento anche sui piani emotivo e spirituale. Seguendo il ritmo delle stagioni, le giornate di bimbi e ragazzi, a seconda della loro età e delle loro caratteristiche individuali, permettono loro di fare esperienza all’aria aperta: questo significa giocare, coltivare, costruire, sporcarsi, correre, cadere e… rialzarsi. Tramite queste esperienze, avendo cura dei tempi di ciascuno, via via vengono introdotti anche a tutti gli apprendimenti strettamente didattici, richiesti da qualunque altra scuola. Resta esperienza fondamentale il mettersi in gioco quotidianamente con l’altro: l’adulto di riferimento, il compagno e l’animale. Abbiamo infatti scelto da subito di connotare il progetto con la presenza degli animali: attualmente ci accompagnano asinelle, pecore, gatti, galline e galli che vivono con noi e con i quali quotidianamente i bambini imparano a entrare in contatto, a prendendosene cura e a scoprirli come compagni di viaggio.
- Si dice che bimbi con iperattività, fragilità ed autismo possano trovare beneficio nella relazione con gli animali. Cosa ti senti di dire al riguardo?
Sono convinta che ogni bambino, al di là di diagnosi ed etichette, viva questa relazione a modo proprio e che ciascuna sia in qualche modo speciale. Quel che mi sento di dire è che spesso le attività con gli animali, oltre ad essere intraprese con entusiasmo, si rivelano splendide occasioni per i bambini per riuscire ad ascoltare loro stessi e gli altri in un modo nuovo, per esprimersi con maggior facilità e coerenza, per “stare” nella situazione e aprirsi alla relazione con l’altro. Spesso assistiamo in questo a veri e propri momenti trasformativi.
- Tu segui moltissime attività, ne hai una in particolare che ritieni fondamentale nel 2020?
Accanto al progetto educativo, sto attualmente investendo molte energie nel progetto di anime simmetriche (www.animesimmetriche.it) perché sento fondamentale sostenere chi, nel riprendere contatto con la natura, desideri arrivare a prendersi realmente cura della salute nostra, dei nostri figli, degli animali e di tutto il pianeta in un concetto integrato di one Health. Questo è un grande obiettivo, che può essere perseguito però a partire dal quotidiano di tutti noi, ad esempio imparando ad essere presenti e responsabili nelle piccole e grandi scelte che riguardano la salute e l’educazione di chi amiamo.